Il Presidente del Consiglio Conte a Davos si è dovuto ancora una volta arrampicare sugli specchi per cercare di attenuare l’isolamento italiano, di rimediare alle improvvide uscite dei suoi vice e di rispondere all’accordo di Aquisgrana tra Francia e Germania. Il problema è che per farlo ha mostrato che l’Italia non ha una linea politica europea coerente. Ha tante posizioni contraddittorie, il che non può che rendere l'Italia inaffidabile e ininfluente nel quadro dell’Unione.