La premier britannica Theresa May ha rilasciato interviste ai maggiori quotidiani europei alla vigilia del consiglio europeo di Salisburgo per chiedere un accordo tra il Regno Unito e l'Unione Europea. La May sostiene che il Regno Unito ha fatto proposte nella direzione chiesta dall'UE e chiede di allentare i paletti che l’Unione Europea ha posto al negoziato, in particolar modo per quel che riguarda l’evitare un confine fisico tra l'Irlanda e l'Irlanda del nord. Allo stesso modo la premier non vuole una qualche forma di barriera tra l'Irlanda del nord e il resto del Regno Unito. Le due posizioni sono però difficili da conciliare.

Resta il fatto che l’Unione Europea continua ad avere le carte in mano. Un’uscita senza accordo sarebbe piuttosto fastidiosa per gli Stati europei, ma secondo il Fondo Monetario Internazionale sarebbe una vera e propria catastrofe per il Regno Unito. Anche i documenti pubblicati dal governo britannico per prepararsi all'eventualità di un’uscita senza accordo mostrano di fatto che il Regno Unito ha poche alternative. Un sondaggio condotto tra diplomatici dei vari Paesi membri presenti a Bruxelles mostra che sono tutti concordi nel ritenere che alla fine il Regno Unito troverà un accordo con l’UE perché assolutamente non può farne a meno.

Tutto questo ci mostra ancora una volta la debolezza degli stati nazionali e la forza dell'Unione. E dovrebbe insegnare che isolarsi e mettersi da soli contro tutti gli altri, di solito non porta buoni frutti. Nonostante tutti i suoi limiti l’Unione Europea è il primo mercato del mondo, la prima potenza commerciale e ha delle potenzialità inesplorate come attore sul piano globale.

@RobertoCastaldi

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