Sulla scia del nazionalismo xenofobo della Lega, anche Di Maio ha sostenuto che correggeranno la proposta di legge precedentemente presentata dal M5S in modo da prevedere che il reddito di cittadinanza – o forse la pensione di cittadinanza, cioè l’aumento delle pensioni minime chiamato in modo strano per fingere di mantenere le promesse elettorali – sarà solo per gli italiani.

Peccato che sia illegale. L’Italia fa parte dell’Unione Europea, e siamo cittadini europei. Tra i nostri diritti sanciti dai Trattati europei – che hanno valore costituzionale - vi è il divieto per gli Stati di discriminarci in base alla nazionalità. Se un cittadino italiano è residente in un altro Paese UE ha diritto ad accedere ai servizi e diritti sociali in quanto cittadino europeo. E dal momento che il welfare in molti Paesi europei è più sviluppato che da noi, sono molti i cittadini italiani residenti in altri Paesi che beneficiano di prestazioni maggiori di quelle di cui beneficiano i cittadini di altri Paesi UE residenti in Italia.

Una normativa che creasse nuove prestazioni sociali riservate soltanto ai cittadini italiani non potrebbe venire firmata dal Presidente della Repubblica – che è stato anche giudice costituzionale – per l’evidente e palese incostituzionalità. Ma se anche lo facesse, al primo ricorso, la Corte Costituzionale lo dichiarerebbe illegittimo. E se non agisse, ci penserebbe la Corte di Giustizia dell’UE.

Dunque a che servono queste sparate? Da un lato è propaganda nazionalista spicciola. Dall’altro servono a fingere che il costo del provvedimento sia minore, perché escluderebbe la platea dei cittadini europei residenti in Italia, e quindi a cercare coperture finanziarie inferiori a quelle che in realtà sono necessarie, in una fase in cui già il governo non sa dove reperire le risorse per realizzare anche solo in minima parte delle misure che possano essere spacciate per analoghe alle mirabolanti promesse elettorali. Perché è evidente che la flat tax, non sarà flat, cioè non avrà un’aliquota unica (per fortuna, perché la costituzione prevede che la tassazione sia progressiva). Che la pace fiscale non è altro che un condono, contro le dichiarazioni del M5S dalla sua nascita ad oggi. Che l’aumento delle pensioni minime non ha nulla a che vedere con il reddito di cittadinanza.

Il governo del cambiamento per ora si distingue nel camuffamento dei provvedimenti con nomi fantasiosi. Speriamo che non esageri con la fantasia nel reperimento delle coperture finanziarie. Altrimenti il costo per tutti gli italiani potrebbe essere molto salato.

@Roberto Castaldi

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