Da inizio Ottocento il patetico puro non è più alla moda del linguaggio artistico e intellettuale: abbiamo imparato a cogliervi inautenticità, moralismo superficiale, ridicola pienezza di sé. Ma ciò non significa che le cose serie sono morte.
Ora la stampa e i mezzi di comunicazione di massa indulgono invece volentieri nel patetico. Qui Gramellini lo fa in modo sobrio e francamente commovente. Perché le cose serie esistono ancora. E provare trasporto e sentire il dovere di dedicarcisi resta una delle attività più nobili per gli esseri umani.
La riflessione di Gramellini mi porta inevitabilmente a pensare se saremo abbastanza numerosi a occuparci seriamente dell'Europa, mentre un'intera classe politica che è anche una generazione e un pezzo della nostra storia, sente ormai arrivare l'infarto...
Posted by Francesco Pigozzo