Il discorso di fine anno dei Presidenti della Repubblica italiana e francese sono stati alquanto diversi. Mattarella si è rivolto agli italiani in quanto italiani, e nel suo discorso non ha praticamente fatto riferimento all’Unione Europea, contrariamente a quanto accaduto in varie precedenti occasioni. Ha auspicato una grande partecipazione alle elezioni, ma non è entrato sul senso storico delle scelte da compiere. Macron si è rivolto ai francesi sia in quanto francesi che in quanto europei. Rilanciando l’impegno a rifondare l’UE per renderla pienamente sovrana, unita e democratica, auspicando un grande dibattito e una grande consultazione dei cittadini europei sulla base della quale disegnare la nuova Unione. Ha riconosciuto esplicitamente che nel mondo la Francia non può essere forte se l’Europa non è forte. Ha rivendicato che con lui non c’è e non ci sarà nessun cedimento o ammiccamento verso il nazionalismo populista. Piuttosto il rinnovo di un impegno profondo e strutturale al rilancio dell’Unione, che costituisce una sorta di stella polare della Presidenza Macron.